Lunedì 27/10/2025 - Lc 9, 57-62
- Marco Acquati
- 26 ott
- Tempo di lettura: 4 min

In quel tempo. Mentre camminavano per la strada, un tale disse al Signore Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Osservate attentamente questa immagine. Sostate davanti per un poco…
Inizialmente vi sembrerà nient’altro che un insieme di macchie di colore. Poi, poco per volta, vi renderete conto che quelle che si vedono sullo sfondo sono alcune siluette di alberi e dei loro rami, attraversati da un’immensa luce, forse un’alba. Il centro è quella luce, che dà risalto ai colori del bosco, e tutt’intorno, verso i bordi, colori progressivamente sfumati.
L’immagine [fonte: Facebook] è un olio su tela dell’artista britannica, vivente, Gill Bustamante. Il quadro si intitola “Autumn beckons” [L’autunno chiama]. Le opere di Bustamante, secondo la definizione della stessa artista, [https://www.gillbustamante.com/] raffigurano “paesaggi semi-astratti”.
Ho scelto questa immagine non solo perché mi piace (magari qualcuno commenterà che è arte di qualità dozzinale…) ma anche perché è una possibile illustrazione di quello che noi pensiamo possa essere la dimensione cristiana della vita: una sfolgorante luce che dà pace e che cancella tutto il contorno e gli accessori spiacevoli della nostra vita - preoccupazioni e ansie.
E’ vero: la luce del quadro prevale e cancella il resto. Ma la dimensione cristiana della vita non è solo questo. Anzi. Spesso siamo profondamente lontani da una, seppur accennata, forma di misticismo.
Il brano di Vangelo di oggi è tripartito. Racconta tre episodi, esposti come appartenenti a tre personaggi distinti, ma che in realtà sono tre sfaccettature dell'unica persona - ciascuno di noi - che cerca di seguire il Signore.
Come il quadro della Bustamante cancella e sfuma gli elementi di contorno, verso la cornice, così in questo brano Gesù ci invita a cancellare, liberare, sfumare elementi al contorno di una vera vita cristiana, per poter ricevere la vita in pienezza. Attraverso l’analisi del brano comprenderemo che, sì, occorre liberarsi di qualche gravame che appesantisce le nostre vicende umane, ma che, come premio, non diventeremo dei grandi mistici, che vedono la grande luce. Le prospettive tracciate da Gesù sono decisamente più prosaiche.
I punti sono tre, come tre sono gli episodi raccontati.
Le "tane" e i "nidi" sono immagini materne e rappresentano il mondo del bisogno e la soddisfazione dei bisogni primari: mangiare, dormire, ecc. Ma i bisogni primari, fa capire Gesù, non sono tutto. O meglio: la vita non è solo la soddisfazione dei bisogni.
Il padre è da identificarsi in tutte le relazioni e gli affetti, e anche questi non vanno deificati. Trasformare una persona in un assoluto porta a relazioni di possesso e schiavitù reciproca.
Per arare dritto, bisogna guardare avanti. Guardare indietro significa volere che il futuro sia una riedizione, spesso corrotta, del passato. L'uomo è ciò che diventa, non ciò che è stato.
Come nel quadro che ho scelto di proporvi oggi, occorre che sfumiamo tutto ciò che è contorno: i bisogni primari, le relazioni, il passato, per evitare che questi, diventando preponderanti e non ci permettano di cogliere il vero centro. Il premio, dopo questo processo di alleggerimento, non sarà una visione mistica e beata della vita. Ma sarà lo sblocco della volontà, così da procedere nell’amore del Padre. Sarà una ricchezza che consiste in opportunità nuove e incontro nuovi, non in cose o luoghi.
Nota importante per chi lavora in centro a Milano: queste riflessioni possono essere ascoltate da vivo ogni lunedì dalle 12:45 alle 13:00 nella cappella dell’Ospedale Fatebenefratelli Milano, ingresso da Corso di Porta Nuova di fronte al civico 52.
E se arrivate dopo le 13, non preoccupatevi! La riflessione può riprendere da capo.
Ti prego, Gesù, fa’ che con la tua grazia io non mi stanchi mai di cercarti e di adorarti con tutto il cuore.
Insegnami a conoscerti e ad amarti per imparare da Te ad incontrare e prendermi cura degli altri e a vivere in pienezza la mia vita.
Fa’ che il mio cuore non si inorgoglisca, non cerchi cose più grandi delle mie forze.
Fa’ che si apra al mondo con il Tuo sguardo di compassione e di misericordia e che nel mio cuore trovino eco le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di tutti, dei poveri soprattutto e che sappia anche partecipare con ciò che sono a portare un po’ di Cielo in terra.
Affido a te, Maria, tutti noi affinché ci accompagni, ciascuno con la propria vocazione, in un cammino che non abbia paura di fidarsi ed affidarsi a Gesù, ma che tenda verso l’alto e che profumi di santità, per la gioia del mondo intero. Maria, Madre della Chiesa, prega per noi. Santi e Beati dell’Azione Cattolica, pregate per noi.



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