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Lunedì 21/07/2025 - Lc 8, 34-39

  • Immagine del redattore: Marco Acquati
    Marco Acquati
  • 20 lug
  • Tempo di lettura: 4 min
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In quel tempo. Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere l’accaduto e, quando arrivarono dal Signore Gesù, trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demòni, vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto riferirono come l’indemoniato era stato salvato. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Egli, salito su una barca, tornò indietro. L’uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ha fatto per te». E quello se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui.

Il Lato Positivo (Silver Linings Playbook) è un film del 2012 scritto e diretto da David O. Russell. È disponibile su varie piattaforme, anche su YouTube (https://youtu.be/J1IIOVOtJeY?si=IMB5uBJucm0Z3z9E).

Racconta di Pat Solitano, affetto da sindrome bipolare. È stato in ospedale psichiatrico e il film inizia con il suo ritorno in famiglia. Seppur contrassegnato da una profonda ironia, il film fa emergere un'inaspettata verità: il vero paziente non è Pat ma la società in cui è inserito. Mentre Pat è ufficialmente etichettato come malato, sono la famiglia e l’ordine sociale a mostrare comportamenti ossessivi, superstiziosi e manipolativi, che rendono più instabili gli altri. In questa storia il malato funziona come collettore: raccoglie e amplifica tutte le deviazioni e storture della società.

Il meccanismo è semplice: riversare su pochi individui la necessità di cura, quando invece i malati sono altrove e i processi di guarigione coinvolgono un stile di società. Questo fenomeno è molto attuale, basta pensare a tante battaglie, definite “sante” da chi le porta avanti, con l’obiettivo dichiarato di ripulire le strade da illegalità e miseria, laddove, invece, dietro tali azioni si nasconde una visione distorta di cosa possa essere una azione “santa”. Il risultato? Creare un numero sempre più grande di situazioni di malessere e emarginazione.

Anche dal Vangelo di oggi emerge una realtà simile. Faceva comodo che tra i Geraseni uno solo fosse palesemente indemoniato. Perché così i malati, quelli veri, stavano nascosti nella società di Gerasa, tra la gente comune, che portava avanti gli affari per tenere vivo il lato economico della società. Questo equilibrio tra il prezzo di un'anima agli occhi di Dio e il prezzo della mandria di maiali agli occhi dei Geraseni, che per tanto tempo ha tenuto in piedi tale società, salta e fa emergere la preferenza malata per il secondo. Infatti, malati come sono, vanno incontro a Gesù, invitandolo ad andarsene dal loro territorio. In pratica, per il danno che aveva loro creato con la perdita della mandria di maiali, i Geraseni dichiarano apertamente la loro malata affezione per dei maiali al punto da allontanare da loro la possibile fonte della loro salvezza. Certo: è fuori di dubbio che per la società dell’epoca una perdita di un numero così alto di maiali era anche una secca perdita economica e quindi è possibile comprendere in parte il turbamento sperimentato da loro. Ma lo sbilanciamento che vivevano i Geraseni non ha permesso loro di riconoscere il guadagno che ne hanno avuto in cambio: un uomo nuovo reintrodotto nella società nella sua interezza (”era stato salvato”, dice il Vangelo). Una risorsa nuova reintrodotta nella società, che ha conosciuto un passato di emarginazione, è in grado di attivare connessioni umane autentiche, in numero e varietà sorprendenti. E nel giro di poco tempo, anche la perdita economica viene compensata, magari in forme nuove. Infatti, Gesù accetta l’invito dei Geraseni e se ne va, ma lascia loro l’ex-indemoniato, ovvero la risorsa-chiave per permettere a quella società di guarire interamente.

E’ ancora “Il Lato Positivo” a richiamarci questo aspetto: nel corso della storia Pat riconosce, poco per volta, che la propria guarigione non passa dalle cure farmacologiche ma dalle connessioni umane autentiche.


Ti prego, Gesù, fa’ che con la tua grazia io non mi stanchi mai di cercarti e di adorarti con tutto il cuore.

Insegnami a conoscerti e ad amarti per imparare da Te ad incontrare e prendermi cura degli altri e a vivere in pienezza la mia vita.

Fa’ che il mio cuore non si inorgoglisca, non cerchi cose più grandi delle mie forze.

Fa’ che si apra al mondo con il Tuo sguardo di compassione e di misericordia e che nel mio cuore trovino eco le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di tutti, dei poveri soprattutto e che sappia anche partecipare con ciò che sono a portare un po’ di Cielo in terra.

Affido a te, Maria, tutti noi affinché ci accompagni, ciascuno con la propria vocazione, in un cammino che non abbia paura di fidarsi ed affidarsi a Gesù, ma che tenda verso l’alto e che profumi di santità, per la gioia del mondo intero. Maria, Madre della Chiesa, prega per noi. Santi e Beati dell’Azione Cattolica, pregate per noi.

 
 
 

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