Lunedì 20/01/2025 - Mc 3, 7-12
- Marco Acquati
- 19 gen
- Tempo di lettura: 3 min

In quel tempo. Il Signore Gesù con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Che Gesù fosse persona straordinaria e indubbiamente scontato. Ma cosa facciamo noi per avvicinarci a lui?
Qui si racconta di parecchie persone - una folla - che arrivavano da ogni dove per incontrarlo. Da Gerusalemme e dall'Idumea, cioè da Sud, da oltre il Giordano, cioè da Est, e dalle parti di Tiro e Sidone, cioè da Nord. Gesù è il centro attrattivo e il centro del mondo.
Vanno da lui per farsi guarire. Da cosa? Da “qualche male”, cioè da tutto. Anche dal solo “male di vivere”. Una guarigione, poi, che non passa necessariamente attraverso miracoli di grande effetto. Infatti, qui non se ne parla, come anche altrove. Gesù “guarisce”, in greco “therapeuo”, letteralmente “si prende cura”. E’, appunto, una terapia che trova alimento in quella fede dei piccoli, quelli della lode di Mt 11, 25, e che si configura in solidarietà spicciola, come ad esempio accade nella Diocesi di Lanciano - Ortona.
Infine, il brano ci ricorda che Gesù è il figlio di Dio. Identità che non può essere manifestata prima del tempo. Nel Vangelo di Marco la manifestazione vera - e finalmente non messa a tacere - dell'identità di figlio di Dio si ha solo di fronte alla Croce, di fronte al sacrificio supremo, e per giunta per voce di un pagano: il centurione.
In conclusione, tre sono i cammini per avvicinarci a Gesù:
A Gesù-centro-del-mondo, punto aggregativo, dove vivere una fraternità non astratta e dove mille facce e mille culture si trovano insieme a mangiare dello stesso Pane
A Gesù-guaritore, dove la fraternità si declina in solidarietà, in forme nuove e sante, e grazie a questa ne nasce cura perché ogni male trovi sollievo.
A Gesù-figlio-di-Dio, che richiama all’offerta suprema, la quale diventa per noi esempio e stimolo al servizio, per il bene nostro e dei nostri fratelli e sorelle.
Ti prego, Gesù, fa’ che con la tua grazia io non mi stanchi mai di cercarti e di adorarti con tutto il cuore.
Insegnami a conoscerti e ad amarti per imparare da Te ad incontrare e prendermi cura degli altri e a vivere in pienezza la mia vita.
Fa’ che il mio cuore non si inorgoglisca, non cerchi cose più grandi delle mie forze.
Fa’ che si apra al mondo con il Tuo sguardo di compassione e di misericordia e che nel mio cuore trovino eco le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di tutti, dei poveri soprattutto e che sappia anche partecipare con ciò che sono a portare un po’ di Cielo in terra.
Affido a te, Maria, tutti noi affinché ci accompagni, ciascuno con la propria vocazione, in un cammino che non abbia paura di fidarsi ed affidarsi a Gesù, ma che tenda verso l’alto e che profumi di santità, per la gioia del mondo intero. Maria, Madre della Chiesa, prega per noi. Santi e Beati dell’Azione Cattolica, pregate per noi.



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