Lunedì 19/08/2024 - Lc 13, 10-17
- Marco Acquati
- 18 ago 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 25 ago 2024

In quel tempo. Il Signore Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Un cambio di prospettiva. È questo il miracolo raccontato oggi. Dalle punte dei propri piedi all’orizzonte lontano. Dal basso vicino all'alto lontano. Questa la guarigione operata sulla protagonista del brano. Per portarlo ai nostri tempi: alzare lo sguardo dalle nostre ansie e paranoie (e - direi - anche dai nostri smartphone) per guardare lontano, verso una speranza certa preparata per noi dal Signore Dio.
In un altro momento Gesù, attraverso le parole di San Luca, ci invita ad alzare lo sguardo. Lc 21, 25-28. In una situazione ben più drammatica. Siamo nel racconto dei “tempi ultimi”. Un momento storico, che potrebbe essere anche il nostro, nel quale ogni riferimento è saltato, persino - con forte valore simbolico - quello delle stelle fisse (”Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle e le potenze dei cieli saranno sconvolte”).
Bene. In questa situazione, la proposta di Gesù spiazza, perché non è quello che ci potremmo aspettare. Alzatevi e levate il capo. Ancora una volta: portare la schiena dritta e guardare lontano.
Perché chi guarda lontano, chi ha la prospettiva alta, ha una speranza, una meta, nonostante tutto. Sa che da qualche parte, oltre l'orizzonte, c'è una terra nuova, luogo di pace. Ci vorranno magari diciotto anni per arrivarci (come la protagonista di questo brano) ma ci si arriverà.
Nota importante. Questo è l'unico miracolo, raccontato nei vangeli, che si realizza nonostante non ci sia alcuna manifesta richiesta o volontà da parte del soggetto miracolato. Per Gesù è così importante che noi apprendiamo a guardare lontano, che non serve neanche chiederglielo!
Amiamo e coltiviamo, quindi, questo sano atteggiamento. Amiamo i nostri orizzonti e cerchiamoli con costanza, facendoci accompagnare dalla preghiera.
L'anno in corso è, su proposta di Papa Francesco, l'anno della preghiera. Tanti sono i modi che la Chiesa nei secoli ha proposto per aiutare la nostra preghiera. La Liturgia delle Ore è una di questi. Questa che segue è una piacevole lettura, con l'auspicio che la riscoperta di questa particolare liturgia ci aiuti a tenere alto lo sguardo.
Ti prego Gesù fa’ che con la tua grazia io non mi stanchi mai di cercarti e di adorarti con tutto il cuore.
Insegnami a conoscerti e ad amarti per imparare da Te ad incontrare e prendermi cura degli altri e a vivere in pienezza la mia vita.
Fa’ che il mio cuore non si inorgoglisca, non cerchi cose più grandi delle mie forze;
fa’ che si apra al mondo con il Tuo sguardo di compassione e misericordia e che nel mio cuore trovino eco le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di tutti, dei poveri soprattutto e che sappia anche partecipare con ciò che sono a portare un po’ di Cielo in terra.
Affido a te, Maria, tutti noi affinché ci accompagni, ciascuno con la propria vocazione,
in un cammino che non abbia paura di fidarsi e affidarsi a Gesù, ma che tenda verso l’alto e che profumi di santità, per la gioia del mondo intero.
Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.
Santi e Beati dell’Azione Cattolica, pregate per noi.



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