Lunedì 14/10/2024 - Lc 22, 35-37
- Marco Acquati
- 13 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: “E fu annoverato tra gli empi”. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento».
Ascoltare Gesù che chiede di acquistare una spada lascia indubbiamente perplessi. C’è un tempo in cui dobbiamo armarci e fare come i crociati, che con lance e spade andarono a liberare la Terra Santa?
Soprattutto questo invito lascia addirittura attoniti in relazione al tempo che stiamo vivendo; un tempo nel quale (dati 2023) la spesa mondiale in armi ha raggiunto il record di 2400 miliardi di dollari.
E’ evidente, quindi, che qui Gesù sta impiegando un linguaggio figurato. Ne è evidenza anche il fatto che, pochi versetti dopo (Lc 22, 51), c’è il rimprovero a Pietro che taglia l’orecchio del servo del sommo sacerdote con una spada - per l’appunto.
Il linguaggio figurato può essere compreso alla luce del valore qui descritto di quella spada. Infatti, non è una spada acquistata con denari, ma barattando un mantello. Il mantello, ai tempi di Gesù, era molto di più di pezzo di abbigliamento. Era una casa/tenda/guanciale/coperta portatile. Il mantello era tutto. Se vendi il mantello, non ti rimane niente. Nessuna certezza. Quando non hai più nulla, puoi solo agire in attacco. Per questo serve la spada, ma serve l'unica spada che ha sfoderato Gesù nella sua vita: l'annuncio del Regno. Il fatto che c'è un Dio che ti ama a dismisura e vuole fare della tua vita un capolavoro. Il fatto che ogni passo importante della tua vita è riuscito bene solo perché c'era Dio al tuo fianco.
Serve lasciare tutto, ogni certezza per riuscire a destreggiarsi bene con questa spada. Serve liberarsi di quella orribile menzogna che dice che Dio non ci ama, o, ancor peggio, che di quell'Amore, se ci fosse, non ce ne faremmo niente. E magari vai avanti comunque e ci sbatti il muso, fino a vedere tutte le certezze di una vita che crollano, e solo allora (come Pietro al momento del tradimento) ti rendi conto che proprio quando hai perso tutto, hai anche guadagnato tutto: l'unica indistruttibile spada dell'amore e della vera gioia.
Il pensiero va necessariamente a Sammy Basso, di cui si sono celebrati i funerali venerdì.
Vi riporto sotto il testo integrale (al link) del testamento spirituale di Sammy, che vi invito a leggere.
Sammy, nella sua breve vita, non ha avuto la salute, il fisico, la fama, il successo professionale. Sammy ha “venduto il suo mantello” e guadagnato la spada. E che spada! Le parole del suo testamento sono lama che entra nei nostri cuori, per farci capire che vita e fede sono una cosa sola.
Ti prego, gesù,
fa’ che con la tua grazia
io non mi stanchi mai
di cercarti e di adorarti con tutto il cuore.
insegnami a conoscerti e ad amarti
per imparare da Te
a incontrare e prendermi cura degli altri
e a vivere in pienezza la mia vita.
Fa’che il mio cuore non si inorgoglisca,
non cerchi cose più grandi delle mie forze;
fa’che si apra al mondo con il Tuo sguardo
di compassione e di misericordia
e che nel mio cuore trovino eco
le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce
di tutti, dei poveri soprattutto,
e che sappia anche partecipare
con ciò che sono
a portare un po’ di Cielo in terra.
Affido a te, Maria, tutti noi
– bambini e ragazzi,
giovanissimi e giovani, adulti e anziani –
affinché tu ci accompagni,
ciascuno con la propria vocazione,
in un cammino che non abbia paura
di fidarsi e di affidarsi a gesù,
ma che tenda verso l’alto
e che profumi di santità,
per la gioia del mondo intero.
Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.
santi e Beati dell’Azione Cattolica,
pregate per noi.



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