Lunedì 12/08/2024 - Lc 12, 42b-48
- Marco Acquati
- 10 ago 2024
- Tempo di lettura: 4 min

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Che tipo di amministratori siamo?
Tutti, in quanto battezzati siamo invitati a essere amministratori. Bravi e fidati amministratori. C’è un regno da amministrare, fatto di anime, del quale non conosciamo i confini. Quanto il fratello o sorella che sta facendo un pezzo di strada della vita con me è da amministrare?
Fa sicuramente un certo effetto pensare che chi troviamo sul nostro cammino possa avere un’anima che va alimentata. Però un’anima affamata chiede amore e dà amore. Questo è ciò di cui, in fondo, tutti abbiamo bisogno.
Questo ci racconta Gesù oggi. Infatti, compito del buon amministratore è dare la razione di cibo a tempo debito. Alimentare ma secondo tempi giusti. La proposta indubbiamente spiazza. Un buon amministratore, o “manager”, è quello che motiva e sprona i collaboratori. Il vero manager è quello che affascina, che sa parlare bene e che, con il fascino e le parole, aiuta il fatturato dell’azienda. Il manager di successo è quello che non ha ferie, non ha sabati o domeniche libere e si dedica interamente all’azienda. Il vero manager è un leader.
Nella logica moderna, non è quello che dà “la razione di cibo a tempo debito”.
Ma Gesù non ci chiede cose superiori alle nostre forze (Sal 130). L’esercizio chiesto è sorprendente per la sua dimensione di quotidianità e corroborante per tutti noi. Gesù dice: allena il tuo passo sul passo del fratello che sta camminando con te. Non chiedergli troppo e non dargli troppo. Costruisci una fratellanza sul rispetto dei tempi e della sensibilità. Ciascuno può assimilare il cibo che è in grado di accogliere. Quando i tempi saranno maturi, il tuo fratello sarà in grado di gradire cibi più sofisticati. Essere buoni amministratori del Regno è accompagnare nella fede i nostri fratelli e sorelle secondo i tempi e i modi che sono per loro adeguati. E secondo i tempi e i modi che sono per noi in quel momento consentiti. Non è “tutto e subito”. E neanche tutto nei modi che noi immaginiamo adeguati.
E’ quindi esercizio quotidiano di fatica e di pazienza. Non fatica da supereroi. Il premio promesso è di quelli da far cadere la mascella: essere a capo di tutti i beni del Signore. Ovvero, godere a pieno di quell’amore che tutto copre e a cui nulla manca.
C’è un posto del mondo dove i servitori/amministratori del Regno non sono ben visti. Questo posto è il Nicaragua, dove i sacerdoti, i vescovi e persino i seminaristi sono arrestati e/o esiliati.
Di recente sette sono stati arrestati e esiliati:
Sicuramente questi non staranno vivendo un momento nel quale è facile amministrare le anime. Non ci sono i tempi e i modi che loro hanno immaginato. Io son convinto, però, che loro, seppur in esilio a Roma, troveranno il modo di allenare il proprio passo con quello di altri fratelli, magari a Roma, magari loro compatrioti, verso i quali dare la razione di pane e con i quali costruire una piccola comunità. Per gettare le basi verso la ricostruzione della loro nazione, secondo principi di rispetto e tolleranza.
I tempi e i modi ci sono sempre. Non sempre sono quelli che noi abbiamo voluto o immaginato.
Ti prego Gesù
fa’ che con la tua grazia io non mi stanchi mai
di cercarti e di adorarti con tutto il cuore.
Insegnami a conoscerti e ad amarti
per imparare da Te
ad incontrare e prendermi cura degli altri
e a vivere in pienezza la mia vita.
Fa’ che il mio cuore non si inorgoglisca,
non cerchi cose più grandi delle mie forze;
fa’ che si apra al mondo con il Tuo sguardo
di compassione e misericordia
e che nel mio cuore trovino eco le gioie e le speranze,
le tristezze e le angosce di tutti,
dei poveri soprattutto e che
sappia anche partecipare con ciò che sono
a portare un po’ di Cielo in terra.
Affido a te, Maria, tutti noi
giovanissimi e giovani
affinchè ci accompagni,
ciascuno con la propria vocazione,
in un cammino che non abbia paura
di fidarsi e affidarsi a Gesù,
ma che tenda verso l’alto
e che profumi di santità,
per la gioia del mondo intero.
Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.
Santi e Beati dell’Azione Cattolica,
pregate per noi.



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