Lunedì 03/11/2025 - Gv 14, 12-15
- Marco Acquati
- 2 nov
- Tempo di lettura: 3 min

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se mi amate, osserverete i miei comandamenti».
Claes Oldenburg è stato un artista svedese, naturalizzato americano, abbastanza famoso (è morto nel 2022). Sebbene nella sua vita sia passato attraverso varie espressioni artistiche, in tempi più recenti è diventato famoso per aver scelto oggetti di uso quotidiano (come hamburger, coni gelato, spine elettriche, ecc.) e averli ricreati come sculture monumentali ed enormi, spesso collocate in spazi pubblici.
Nel 1988 realizzò, in un giardino di Minneapolis, un enorme cucchiaio, con una ciliegia appoggiata, lungo complessivamente 9 m. Nel 2001 creò un gigantesco cono gelato rovesciato (alto 12 m) sul tetto di un centro commerciale a Colonia (vedi foto sopra). L’opera più vicina a noi è l’ago e filo di Piazza Cadorna a Milano. Potete visitare la collezione completa (comprese foto) di tutte le opere monumentali di Oldenburg su questo sito: https://www.pacegallery.com/journal/claes-coosje-timeline-large-scale-projects/
Nonostante siano sempre state opere di forte impatto, hanno ricevuto spesso critiche. Alcuni osservatori ritengono che le sue opere, pur essendo giocose e umoristiche, manchino di una vera profondità intellettuale o emotiva. Risultano più propriamente opere di intrattenimento, piuttosto che vera arte pubblica con un significato duraturo. Non necessariamente fare cose grandi comporta lasciare un segno e restituire un significato.
Le cose più grandi di cui parla Gesù (nel brano di oggi) non sono più grandi per ragioni di scala. Gesù non ci chiede opere eclatanti. Sono più grandi per ragioni legate al valore che producono. Sono più grandi perché sono frutto di un dinamismo continuo fra Padre, Figlio e Spirito Santo.
Gesù parla al futuro in relazione a queste opere perché questo dinamismo trova fondamento e significato solo attraverso e dopo la sua morte e resurrezione, ovvero in un tempo successivo a quello in cui sta parlando.
L'opera più grande è la possibilità offerta a noi di amare il Padre e i fratelli e le sorelle con lo stesso amore di Dio. Questa è più grande che risuscitare i morti, poiché ne è il significato profondo.
L’opera più grande è la possibilità offerta a noi di chiedere nel Suo nome, ossia nel nome del Figlio Amato; richiesta che ci permette di amare i fratelli nello stesso modo in cui il Padre ama il Figlio, nella logica secondo la quale solo donando amore si riceverà “una buona misura, premuta, scossa e traboccante” (Lc 6, 38).
L’opera più grande è la possibilità offerta a noi di riconoscere che, rispettando un solo comandamento (l'amore), si rispettano mille altri "comandamenti", che il Padre ritaglia per noi nelle nostre vite, perché quell’unico grande comandamento si declina efficacemente in ogni singola azione.
Nota importante per chi lavora in centro a Milano: queste riflessioni possono essere ascoltate da vivo ogni lunedì dalle 12:45 alle 13:00 nella cappella dell’Ospedale Fatebenefratelli Milano, ingresso da Corso di Porta Nuova di fronte al civico 52.
E se arrivate dopo le 13, non preoccupatevi! La riflessione può riprendere da capo.
Ti prego, Gesù, fa’ che con la tua grazia io non mi stanchi mai di cercarti e di adorarti con tutto il cuore.
Insegnami a conoscerti e ad amarti per imparare da Te ad incontrare e prendermi cura degli altri e a vivere in pienezza la mia vita.
Fa’ che il mio cuore non si inorgoglisca, non cerchi cose più grandi delle mie forze.
Fa’ che si apra al mondo con il Tuo sguardo di compassione e di misericordia e che nel mio cuore trovino eco le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di tutti, dei poveri soprattutto e che sappia anche partecipare con ciò che sono a portare un po’ di Cielo in terra.
Affido a te, Maria, tutti noi affinché ci accompagni, ciascuno con la propria vocazione, in un cammino che non abbia paura di fidarsi ed affidarsi a Gesù, ma che tenda verso l’alto e che profumi di santità, per la gioia del mondo intero. Maria, Madre della Chiesa, prega per noi. Santi e Beati dell’Azione Cattolica, pregate per noi.



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